Edizione 2019
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L’ombra lunga degli etruschi
Evento al Museo Nazionale di Villa Giulia
Martina Corgnati presenta il suo ultimo saggio “L’ombra lunga degli etruschi. Echi e suggestioni nell’arte del Novecento”. Con l’autrice dialogano Valentino Nizzo, direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, e Giuseppe M. Della Fina, direttore scientifico della Fondazione per il Museo “Claudio Faina” di Orvieto e del Museo Etrusco di Murlo.
Il mito etrusco ha avuto alterne fortune, vittima di un pregiudizio di inferiorità nei confronti della civiltà greco-romana, ma oggetto di un processo di riscoperta che ne ha fatto un concetto di “antico” alternativo all’ideale classico. La passione per l’etrusco si nutre tuttavia di istanze talmente diverse da divenire opposte: da un lato c’è l’Etruria degli studiosi, dall’altro c’è l’Etruria dei letterati e degli artisti, quella evocata, immaginata, tanto favolosa quanto irrecuperabile. È questa la patria di Enrico Prampolini, che presta la sua matita d’avanguardista per una rivista a tema; di Arturo Martini, Massimo Campigli e Marino Marini che, ognuno con accenti propri, arrivano a rivendicare un’autentica discendenza diretta; di artisti apparentemente lontani da quel mondo, come il francese Edgar Degas e l’inglese Henry Moore; di figure che battono territori considerati marginali come quello della ceramica, quali Gio Ponti e Roberto Sebastián Matta. Immergendosi nella tradizione, gli artisti contemporanei la fagocitano e la reinventano: nelle loro mani e grazie al loro sguardo l’arte etrusca subisce altrettante radicali metamorfosi quante sono le personalità che le si avvicinano.
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